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venerdì 29 gennaio 2016

 
DEDICATO A TUTTE LE MAMME CREATIVE
CHE HANNO POCO TEMPO LIBERO

dal blog THE ARTFUL PARENT
by Jean Van't Hul
 
 
"creativity is too important not to make time for"
 

Vi segnalo una lettura interessante e per coloro che non hanno gran dimestichezza con l'inglese vi offro la traduzione della parte più interessante dell'articolo.
 
 
"7 MODI DI INSERIRE L'ARTE NELLA VOSTRA VITA
QUANDO NON AVETE TEMPO"

 
 
1. Inserire l'arte e la creatività all'interno della famiglia. Questo potrebbe significare un minor numero di attività artistiche e più semplici, al principio, con una maggiore attenzione alla modalità con cui ci si connette con l'arte. Sto pensando a giochi collegati al disegno e alla lettura per i bambini mentre loro disegnano / creano.
2. Ricordarsi di fare arte e altre attività creative con Daphne di 6 anni, anche se sua sorella maggiore è la ginnastica o sta facendo i compiti. Non si può essere con tutti allo stesso tempo.
3. Fare arte per se stesse. Non è necessario che i bambini siano coinvolti per giustificare il fatto di creare. Possiamo farlo anche per conto nostro.
4. Rettifico quello che di solito condivido nel blog The Artful Parent. Non una revisione completa, ma intendo un minor numero di SUPER attività artistiche! Piuttosto idee più semplici e facili ma da sviluppare a tempo indeterminato.
5. Lavorare di più sulla creazione di uno spazio fisico per l'arte e mantenerlo sempre accessibile in modo che i bambini possano creare quello che vogliono quando vogliono.
6. Spargere. Creare un po' di cultura o piccoli inviti creativi in giro per casa.
7. Semplificare la vita il più possibile. Riordinare eliminando il superfluo, mantenere i pasti semplici, e ridurre al minimo le attività e gli impegni dopo-scuola.

Qualcos'altro da aggiungere? In caso affermativo, vi prego di condividere!

Nel frattempo, facciamo del nostro meglio per soddisfare la nostra creatività fra un impegno e l'altro della nostra vita , qua e là, in modo che abbia senso. 
Non ultimo, pensiamo anche a come rendere la nostra vita meno occupata quando possiamo.




lunedì 25 gennaio 2016



CURIOSITA' & SIMPATIA
 
Il diario dei miei giorni Zentangle
 
 
 
 
 
 
 
Ogni gruppo ha una propria "anima". Un gruppo, anche quando casualmente riunito racchiude alcuni interessi, idee o scopi comuni. Questo Sabato, dedicato al Livello Base e Avanzato del metodo Zentangle, e vissuto all'insegna della simpatia e curiosità, è stato particolarmente vivace, dinamico e creativo.
 
Alla fine è sempre sorprendente poter constatare la bellezza dei disegni e realizzare che è possibile "fare" e anche senza "programmare".
 
 
 



foto/mosaico della mattinata


 
 
 
foto/mosaico del pomeriggio
 
 
 
Ringrazio Cristina, Daniela, Emma, Geneviève, Giovanna, Mara e poi Alessia e Angela per aver scelto di trascorrere la giornata disegnando con me. Grazie, come sempre, a Laura di Spazio Lambrate per la gentile e costante disponibilità.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

mercoledì 20 gennaio 2016

 
 
JUNIOR TANGLE DANGLE CLUB
 
 
 

 

 
martedì 12 e 19 gennaio a Cernusco S/N (Milano) è ricominciata l'avventura creativa per il gruppo di 5 ragazze:
Arianna, Beatrice, Carlotta, Clarissa ed Elena.
Mini Corso di 4 sessioni esperienziali di Zentangle Inspired Art.

 


 
 
IL DIARIO DEI MIEI GIORNI ZENTANGLE: Spensieratezza.

Terzo incontro del Mini Corso Tangle Dangle Junior Club con Arianna, Beatrice, Carlotta, Clarissa ed Elena. Disegnare con loro è sempre piacevolmente rilassante e divertente. Difficile staccarsi da un'atmosfera così spensierata, vivace e con un'ottima coesione di gruppo.
 


 
 
 
"Spensieratezza è non avere pensieri per la testa. Sentire il cuore libero da tensioni e provare semplice gioia."
 
 
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IL DIARIO DEI MIEI GIORNI ZENTANGLE: Concentrazione.

Quarto incontro del Mini Corso Tangle Dangle Junior Club. Stare insieme è interessante e stimolante. E' davvero facile immergersi subito in un'atmosfera così vitaminica mentre si va alla scoperta di nuovi modi di disegnare utilizzando anche i font. Con il metodo Zentangle e la Zentangle Inspired Art ci si rilassa facilmente e la fantasia galoppa.



 
 
 
"Concentrazione è la capacità di focalizzare la nostra attenzione sulle attività che stiamo svolgendo, siano esse sportive, di studio o di lavoro, così che esse vengano portate a termine in maniera corretta, in poco tempo, senza errori e con il massimo dei risultati."



 
"Un tratto alla volta tutto è possibile!"
 
 
 

 
 
 
 



lunedì 18 gennaio 2016

 
 
VINCERE LA PIGRIZIA
 
 
 
A volte basta poco per vincere la pigrizia. E' sufficiente decidere di iniziare e lasciare che matita e penna scorrano sulla carta, in modo fluido, senza preoccuparsi del risultato, ma consapevoli di disegnare liberando la fantasia e seguendo il proprio istinto.
 
 
 

 
 
 
"La vera potenza si acquisisce grazie a piccoli sforzi rinnovati.
Il potere dell'uomo risiede nei piccoli sforzi rinnovati ogni giorno.
Purtroppo, spesso è proprio qui che egli capitola.
Di tanto in tanto può essere capace di superare se stesso e compiere imprese straordinarie; ma vincere ogni giorno l'inerzia, la pigrizia, essere vigili e controllarsi... com'è difficile!"
 
 
 
 
 
 
 
"Eppure, la vera potenza sta in questo: nella tenacia.
Non c'è niente che resista a chi non si lascia fermare lungo il cammino, poiché costui mette in moto leggi potenti davanti alle quali gli ostacoli finiscono per cedere. Quanti fra voi concentrano tutte le proprie energie nello sforzo di un istante! Se non riuscite, voi rinunciate, e per questo rimanete deboli. La vera potenza la si acquisisce solo a prezzo di piccoli sforzi rinnovati. Imparando a lavorare nella continuità, riuscirete a trovare il ritmo appropriato che vi permetterà di guadagnare terreno a poco a poco. E quante energie riceverete allora per proseguire nel vostro lavoro!"
 
Omraam Mikhaël Aïvanhov
 
 
 
 
 
 
 
 


giovedì 14 gennaio 2016

 
 
MEDITAZIONE
 
 
 
 
 
"Quando non sopportano più il presente, gli esseri umani si rifugiano nell’avvenire. Tuttavia non ci guadagnano niente, poiché un giorno o l’altro saranno costretti ad arrendersi all’evidenza: dato che quell’avvenire immaginario non aveva alcun fondamento solido, ciò che essi scoprono è il vuoto, è l’angoscia. Comincino quindi a vivere bene l'oggi: hanno talmente tante cose da assaporare, da vedere, da apprezzare e a cui pensare!
Ma per vivere il momento presente, devono imparare a fermarsi, a fare una pausa, a non lasciarsi più trasportare dal succedersi degli avvenimenti e degli stati interiori che quegli avvenimenti creano in loro. Certo, la vita non è altro che un flusso ininterrotto, ma occorre trovare il modo di fermarsi per fare un po’ di ordine in se stessi, per accordarsi a ritmi più armoniosi.
 
Ed è per questo che la meditazione è estremamente necessaria.
 
 
 
 
Meditare significa rallentare la corsa precipitosa del tempo, al fine di introdurre in sé un ritmo, una pace e una luce che lasceranno a lungo la loro impronta. "
 
Omraam Mikhaël Aïvanhov



 
 


lunedì 11 gennaio 2016

 
ARMONIA
 
Il diario dei miei giorni Zentangle

 
 
 

 
 
Domenica ho inaugurato il nuovo anno con il primo workshop Zentangle 2016, in Fabriano Boutique. Ogni appuntamento è sempre sorprendentemente ricco. La semplicità del metodo rende possibile a tutti di esprimersi da subito con creatività ed inventiva. Ognuno si rilassa e si concentra allo stesso tempo, traccia segni unici e lascia la propria impronta sulla carta, un prezioso ricordo del momento trascorso in "armonia". Grazie ad Alessandra, Carla, Chiara, Francesca, Laura, Lucia, Marianna e Domenico per l'attento entusiasmo e per aver scelto di trascorrere il pomeriggio disegnando con me.






http://unaparolaalgiorno.it/significato/A/armonia

dal greco: armonia disposizione, proporzione, derivante da armozein connettere, collegare. Vengono da una radice ar- che indica unione, disposizione, comune anche ad "arte" e "aritmetica".
 
L'armonia nella musica, nelle parole, nei pensieri, nelle relazioni, e poi nei colori, e poi nei movimenti, nelle voci, nel vestire, nella calligrafia e nella linea, e in ogni altra sfaccettatura ormata di bellezza che la vita ci presenta è un concetto elevatissimo, sublime.

Non è solo una concordia emozionale ed intima; non solo un'unità di intenti, un'alleanza; non solo una proporzione raffinata, una disposizione accurata. L'armonia è l'incastro perfetto di travi che assembla uno scafo completo, uno scafo che ha un fine, capace di muoversi in mare, che col combaciare disposto di parti risponde alla furia degli elementi - posato, elegante



 

sabato 9 gennaio 2016

 
 
GIOIA

Il diario dei miei giorni Zentangle: Gennaio



 
 
 
 Ho inaugurato il nuovo anno disegnando sin dai primi giorni. Mentre le mie linee danzavano sulla carta, una dopo l'altra, mi rilassavo e svuotavo la mente. Lentamente riempivo tessere, zendala, pagine del mio sketchbook.
Ascoltavo soltanto il suono leggerissimo della punta della penna che scorreva sulla carta. Il risultato finale è arrivato da sé, inaspettato come sempre, insieme ad un senso di benessere totale, vivendo la gioia del momento creativo.



 
 
 
 
 
"La vera gioia non ha come causa niente di visibile o tangibile.
È una gioia priva di causa, che ci è data dalla sola sensazione di esistere come anima e come spirito. Allora, anziché attendere di possedere qualcosa o qualcuno per potervi rallegrare, fate il contrario: rallegratevi dell’esistenza degli esseri e delle cose, poiché nella gioia che essi vi danno, avete la sensazione che vi appartengano. Solo ciò che vi dà gioia vi appartiene, mentre quello che vi appartiene non necessariamente vi procura molta gioia. Tutto ciò che vi rallegra, voi lo possedete veramente, e più ancora che se ne foste i proprietari.
Che gioia possiamo provare di fronte alla bellezza della natura, al sorgere del sole, al cielo stellato! Eppure essi non sono materialmente nostri.
La cosa più importante non è quindi il possesso, ma la facoltà di rallegrarsi. "
 
 
 




venerdì 8 gennaio 2016

 
 
EIGHT WEEKS TO A BETTER BRAIN


 by Sue McGreevey, MGH Communications
21 gen 2011
 
 
Vi segnalo una lettura interessante e per coloro che non hanno gran dimestichezza con l'inglese vi offro direttamente la traduzione dell'articolo a cura di Elisa Villa.
 
 
 
COME MIGLIORARE LA PROPRIA MENTE
IN OTTO SETTIMANE 
Uno studio sulla meditazione mostra come i cambiamenti siano associati alla consapevolezza e allo stress.
Partecipare a un programma di otto settimane di meditazione mindfulness pare produrre cambiamenti effettivamente misurabili nelle regioni del cervello associate alla memoria, al senso di sé, all’empatia e allo stress. In uno studio che verrà pubblicato nel numero in uscita il 30 gennaio dello “Psychiatry Reaserch: Neuroimaging”, un gruppo capitanato da ricercatori associati di Harvard del Massachusetts General Hospital (MGH) ha riportato i risultati del loro studio, il primo a documentare i cambiamenti prodotti nella materia grigia del cervello dalla meditazione nel tempo.
“Anche se la pratica della meditazione è associata a un senso di pace e rilassamento fisico, i praticanti da lungo tempo affermano che la meditazione fornisce anche benefici cognitivi e psicologici che persistono durante tutta la giornata” dichiara l’autrice capo dello studio Sara Lazar, del Programma di Ricerca della Neuroimaging psichiatrica del MGH e insegnante di psicologia alla Harvard Medical School. “Questo studio dimostra che i cambiamenti nella struttura del cervello potrebbero essere alla base di alcuni di questi miglioramenti che sono stati registrati, e che le persone non si sentano meglio solo perché passano il loro tempo a rilassarsi”.
Studi precedenti del gruppo della Lazar e di altri hanno trovato delle differenze strutturali tra il cervello di esperti praticanti della meditazione e quello di individui che non l’hanno mai praticata: hanno osservato un ispessimento della corteccia celebrale in aree associate con l’attenzione e l’integrazione emozionale. Ma queste ricerche non avevano potuto documentare che queste differenze erano effettivamente prodotte dalla meditazione.
Per lo studio corrente, erano state fatte delle risonanze magnetiche della struttura del cervello dei 16 partecipanti, due settimane prima e dopo la loro partecipazione al Mindfulness-Based Stress Reduction Program (Programma per la riduzione dello stress basato sulla mindfulness) alla University of Massachusetts, Center for Mindfulness. Oltre ad incontri settimanali che includevano la pratica della meditazione mindfulness, che si concentra su una consapevolezza senza giudizi morali delle sensazioni, dei sentimenti e degli stati mentali, i partecipanti ricevevano delle registrazioni audio per esercitarsi nella pratica della meditazione guidata; inoltre gli era stato chiesto di tenere traccia di quanto tempo si fossero esercitati ogni giorno. Erano state fatte delle risonanze magnetiche anche a un gruppo di controllo, ovvero persone che non meditavano, in un intervallo di tempo similare.
I gruppi dei partecipanti alla meditazione avevano riportato che passavano in media 27 minuti al giorno esercitandosi con la mindfulness, e le loro risposte ad un questionario sull’argomento indicavano dei miglioramenti significativi in confronto alle risposte che avevano dato prima di aver partecipato. L’analisi delle risonanze magnetiche, che si concentravano, come emerso da studi precedenti, sulle aree interessate da differenze associate alla meditazione, aveva riportato una maggiore densità della materia grigia nell’ippocampo, importante per l’apprendimento e la memoria, e in strutture associate alla consapevolezza di sé, alla compassione, e all’introspezione.
La riduzione dello stress riportata dai partecipanti era anch’essa correlata ad una diminuzione della densità della materia grigia nell’amigdala, che è risaputa compiere un ruolo importante nell’ansia e nello stress. Nonostante non sia stato riscontrato alcun cambiamento nell’insula, la struttura identificata da studi precedenti come associata alla consapevolezza di sé, gli autori suggeriscono che per produrre cambiamenti in quell’area sia necessaria una pratica della meditazione per un tempo maggiore. Nessuno di questi cambiamenti è stato notato nel gruppo di controllo, che indicava come i cambiamenti non erano semplicemente il risultato del passaggio del tempo.
“È affascinante vedere la plasticità del cervello e come, praticando la meditazione, possiamo avere un ruolo attivo nel cambiamento di esso, e possiamo aumentare il nostro benessere e la qualità della vita,” afferma Britta Hölzel, prima autrice del documento e ricercatrice al MGH e all’Università di Gissen in Germania. “Altri studi in pazienti diversi hanno mostrato che la meditazione può produrre miglioramenti significativi su un gran numero di sintomi, e ora stiamo investigando i meccanismi che stanno alla base del cervello che facilitano questo cambiamento.”
Amishi Jha, neuro scienziata alla University of Miami che investiga gli effetti dell’allenamento della mindfulness su individui che si trovano in situazioni ad alto livello di stress dice che “Questi risultati fanno luce sui meccanismi dell’azione dell’allenamento della mindfulness. Dimostrano che l’esperienza dello stress in prima persona non solo può essere ridotto con un programma di allenamento della mindfulness di otto settimane, ma che questo cambiamento esperienziale corrisponde a cambiamenti strutturali nell’amigdala, una scoperta che apre le porte a molte possibilità per future ricerche sul potenziale di questo programma di proteggere da disturbi legati allo stress, come il disturbo da stress post-traumatico.” Jha non faceva parte dei ricercatori dello studio.
James Carmody del Center for Mindfulness alla University of Massachusetts Medical School è uno dei co-autori dello studio, supportato dal National Institutes of Health (Istituti Nazionali della Sanità), dalla British Broadcasting Company e dal Mind and Life Institute.


martedì 5 gennaio 2016

 
THE SCIENCE OF ART:
WHY PEOPLE WHO DOODLE ACTUALLY PAY MORE ATTENTION
 
by Paul Hudson/Motivation
18 nov 2014
 
Vi segnalo una lettura interessante e per coloro che non hanno gran dimestichezza con l'inglese vi offro direttamente la traduzione dell'articolo a cura di Elisa Villa.
 
 
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LA SCIENZA DELL’ARTE: PERCHÈ LE PERSONE CHE SCARABOCCHIANO IN REALTÀ PRESTANO PIÙ ATTENZIONE
La natura è l’artista migliore. Tutta la simmetria, i piccoli pezzi che insieme formano sistemi più grandi, e che a loro volta creano sistemi ancora più grandi: tutto è bello in maniera perfetta.
Ogni cosa è connessa, ovunque e in un modo o nell’altro; letteralmente ogni cosa. Noi stessi siamo fatti di stelle che si sono spente miliardi di anni fa. Tutto è collegato, e perciò tutto può essere compreso. Che sia capito o meno, però, dipende da noi.
Così come l’universo è collegato, anche i pensieri, i ricordi e le idee creative lo sono nella mente. Il nostro cervello è un sistema incredibilmente complesso, e interamente interconnesso. Tutto ciò che sappiamo, ricordiamo e di cui continuiamo a fare esperienza esiste nella nostra mente.
E siccome esiste nella nostra mente, anche se solamente sotto forma di impulsi elettrici, è collegato in qualche modo a tutte le altre informazioni che vi si trovano. Questo ci permette di creare, o meglio di comprendere, le connessioni tra cose di cui consapevolmente non potremmo essere a conoscenza.
Tutte le connessioni esistono già; abbiamo solo bisogno di vederle.
È PIÙ FACILE RICORDARE QUELLO CHE SENTIAMO DIRE MENTRE SCARABOCCHIAMO
È risultato da degli studi che se scarabocchiamo mentre ascoltiamo una lezione o una presentazione, è più probabile che ci ricorderemo quello che abbiamo sentito rispetto a se avessimo provato ad ascoltare con attenzione. E non solamente poco di più, quasi il 30% in più.
Secondo uno studio cognitivo applicato del 2009, le persone a cui era stato chiesto di scarabocchiare mentre ascoltavano una lista di nomi che gli veniva letta ad alta voce riuscivano a ricordare il 29% in più delle informazioni quando poi successivamente gli venivano fatte delle domande a sorpresa al riguardo.
Questo significa che il ragazzo seduto di fianco a noi che disegna linee sinuose, forme a caso o fumetti di qualche tipo ha una probabilità del 30% in più di fare meglio al prossimo esame rispetto a noi. Quella ragazza che pensavamo non stesse mai attenta durante le riunioni ha il 30% di possibilità in più di noi di avere un aumento.
SCARABOCCHIARE PUÒ AIUTARE A FARCI VENIRE IDEE CREATIVE
So a cosa state pensando…perché mai dovremmo farci venire in mente un mutante mezzo cane e mezzo pollo?
Anche se sono sicura che ci siano molte ragioni per cui avremmo bisogno di un’idea del genere, il fatto è che scarabocchiare stimola varie parti del nostro cervello che non sarebbero state stimolate se non avessimo deciso di sederci, fissare un foglio bianco e fare brainstorming.
Le forme, insieme ai movimenti della nostra mano e del nostro polso, stimolano parti del cervello che ci permettono di creare connessioni tra cose che altrimenti non avremmo mai pensato di farci venire in mente.
SCARABOCCHIARE PUÒ AIUTARCI A CAPIRE MEGLIO LE NOSTRE EMOZIONI
Le emozioni sono esperienze estremamente complesse. Sono talmente complesse che mi viene da dire che mai nella vita proviamo due volte esattamente la stessa emozione.
Le emozioni solo saldamente intrecciate con i ricordi ad esse associati; dato che due ricordi non sono mai esattamente uguali, e nemmeno la somma dei nostri ricordi è mai la stessa, due emozioni non possono mai essere esattamente uguali.
Adesso provate a tradurre in parole un’emozione completa. Anche questo non è possibile. Certo, alcune emozioni sono più semplici, o almeno così ci appaiono. Ce ne sono altre però che sono incredibilmente complicate, per le quali non riusciamo a trovare le parole giuste a descriverle.
Per fortuna, gli scarabocchi e i disegni, e più in generale l’arte, consentono delle sottigliezze che il linguaggio non consente.
Disegnate uno scarabocchio delle vostre emozioni invece di scriverle a parole, e le capirete meglio.
SCARABOCCHIARE PUÒ AIUTARCI A MIGLIORARE LE IDEE CHE GIÀ ABBIAMO
Gabriela Goldschmidt, professoressa emerita di architettura al Technion – Isreal Institute of Technology a Haifa, ha condotto quest’anno uno studio che mostra come scarabocchiare possa creare un “dialogo tra la mente, la mano che tiene la matita e gli occhi che percepiscono i segni sul foglio”.
Lo studio è stato fatto su uno studente di architettura che, nel dover progettare un nuovo asilo, era rimasto bloccato. Al fine di superare questo blocco, lo studente aveva iniziato a scarabocchiare lo stesso disegno in continuazione, era la sua firma.  
In poco tempo, aveva iniziato a prendere forma in lui un’idea per il nuovo asilo, come se la vedesse tra le linee che stava scarabocchiando. Aveva iniziato con una struttura semplice per i tre spazi per le attività. Successivamente, aveva iniziato a migliorare velocemente l’idea finché non era diventata una struttura architettonica completa.
Il nostro cervello è capace di creare connessioni tra le cose più oscure.
SCARABOCCHIARE PUÒ AIUTARCI A CAPIRE MEGLIO NOI STESSI
Può aiutarci a imparare qualcosa di più riguardo alle nostre emozioni, a come ci sentiamo, ai problemi che possiamo avere. Scarabocchiare può aiutarci a capire cose che sono importanti nella nostra vita.
Lo scopo dello scarabocchiare non è di concentrarsi sul disegno in sé. Lo scopo è di permettere alla nostra mente di vagare mentre scarabocchiamo. Permettete alla vostra mente di vagare e guardate le forme mentre pian piano prendono forma.
Molto di ciò che ci rende stressati nella vita è costituito da cose che facciamo fatica ad afferrare. Spesso ci troviamo senza parole o senza capire bene. A volte ci troviamo persi e confusi, o semplicemente disorientati.
La risposta alla maggior parte dei nostri problemi è dentro la nostra mente; dobbiamo solo creare le giuste connessioni. Le persone più intelligenti al mondo sono coloro che riescono a creare connessioni tra cose che le altre persone semplicemente non riescono a creare.
Una volta che riusciamo a vedere lo schema, possiamo iniziare a capire i passi necessari che dovremo fare per riuscire ad arrivare dove vogliamo.
 


lunedì 4 gennaio 2016

 
 
 
 
 
PROVATE ad espandere la vostra creatività con l'arte meditativa. Tracciate un segno, un punto, una linea...Non rimandate. Tutto può cominciare oggi!!
 
 
 
 
 
 
E' PIU' FACILE INIZIARE a tracciare il primo segno che pensare di programmare come e quando farlo. Non occorre avere a disposizione molto materiale, bastano una penna a china, una matita e una buona carta da disegno.

Persino la gestione del tempo è semplice: occorrono solo 15 minuti ed è possibile disegnare ovunque vi troviate.
 
Tutto ciò potete facilmente scoprirlo in uno dei miei workshop sul metodo Zentangle e poi continuare a praticare questa interessante arte con meraviglia e soddisfazione
 
 
 
 
 
per info e prenotazioni 333-3234198
 
 
 

domenica 3 gennaio 2016

 
 2016
 
 



BUON 2016...DOPO LA PAUSA DI FESTIVITA' si riaprono le attività. Milano ha inaugurato il 2016 con qualche fiocco di neve. E voi?...Avete mai provato a disegnarli? Ecco uno spunto "frozen" per riprendere a tracciare qualche linea mantenendo il ritmo lento e rilassato delle giornate invernali.
 
Ho preso l'idea da qualche vecchio disegno e mi sono divertita anche ad inventarne di nuovi, ho utilizzato le penne gel e anche glitter.