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martedì 5 gennaio 2016

 
THE SCIENCE OF ART:
WHY PEOPLE WHO DOODLE ACTUALLY PAY MORE ATTENTION
 
by Paul Hudson/Motivation
18 nov 2014
 
Vi segnalo una lettura interessante e per coloro che non hanno gran dimestichezza con l'inglese vi offro direttamente la traduzione dell'articolo a cura di Elisa Villa.
 
 
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LA SCIENZA DELL’ARTE: PERCHÈ LE PERSONE CHE SCARABOCCHIANO IN REALTÀ PRESTANO PIÙ ATTENZIONE
La natura è l’artista migliore. Tutta la simmetria, i piccoli pezzi che insieme formano sistemi più grandi, e che a loro volta creano sistemi ancora più grandi: tutto è bello in maniera perfetta.
Ogni cosa è connessa, ovunque e in un modo o nell’altro; letteralmente ogni cosa. Noi stessi siamo fatti di stelle che si sono spente miliardi di anni fa. Tutto è collegato, e perciò tutto può essere compreso. Che sia capito o meno, però, dipende da noi.
Così come l’universo è collegato, anche i pensieri, i ricordi e le idee creative lo sono nella mente. Il nostro cervello è un sistema incredibilmente complesso, e interamente interconnesso. Tutto ciò che sappiamo, ricordiamo e di cui continuiamo a fare esperienza esiste nella nostra mente.
E siccome esiste nella nostra mente, anche se solamente sotto forma di impulsi elettrici, è collegato in qualche modo a tutte le altre informazioni che vi si trovano. Questo ci permette di creare, o meglio di comprendere, le connessioni tra cose di cui consapevolmente non potremmo essere a conoscenza.
Tutte le connessioni esistono già; abbiamo solo bisogno di vederle.
È PIÙ FACILE RICORDARE QUELLO CHE SENTIAMO DIRE MENTRE SCARABOCCHIAMO
È risultato da degli studi che se scarabocchiamo mentre ascoltiamo una lezione o una presentazione, è più probabile che ci ricorderemo quello che abbiamo sentito rispetto a se avessimo provato ad ascoltare con attenzione. E non solamente poco di più, quasi il 30% in più.
Secondo uno studio cognitivo applicato del 2009, le persone a cui era stato chiesto di scarabocchiare mentre ascoltavano una lista di nomi che gli veniva letta ad alta voce riuscivano a ricordare il 29% in più delle informazioni quando poi successivamente gli venivano fatte delle domande a sorpresa al riguardo.
Questo significa che il ragazzo seduto di fianco a noi che disegna linee sinuose, forme a caso o fumetti di qualche tipo ha una probabilità del 30% in più di fare meglio al prossimo esame rispetto a noi. Quella ragazza che pensavamo non stesse mai attenta durante le riunioni ha il 30% di possibilità in più di noi di avere un aumento.
SCARABOCCHIARE PUÒ AIUTARE A FARCI VENIRE IDEE CREATIVE
So a cosa state pensando…perché mai dovremmo farci venire in mente un mutante mezzo cane e mezzo pollo?
Anche se sono sicura che ci siano molte ragioni per cui avremmo bisogno di un’idea del genere, il fatto è che scarabocchiare stimola varie parti del nostro cervello che non sarebbero state stimolate se non avessimo deciso di sederci, fissare un foglio bianco e fare brainstorming.
Le forme, insieme ai movimenti della nostra mano e del nostro polso, stimolano parti del cervello che ci permettono di creare connessioni tra cose che altrimenti non avremmo mai pensato di farci venire in mente.
SCARABOCCHIARE PUÒ AIUTARCI A CAPIRE MEGLIO LE NOSTRE EMOZIONI
Le emozioni sono esperienze estremamente complesse. Sono talmente complesse che mi viene da dire che mai nella vita proviamo due volte esattamente la stessa emozione.
Le emozioni solo saldamente intrecciate con i ricordi ad esse associati; dato che due ricordi non sono mai esattamente uguali, e nemmeno la somma dei nostri ricordi è mai la stessa, due emozioni non possono mai essere esattamente uguali.
Adesso provate a tradurre in parole un’emozione completa. Anche questo non è possibile. Certo, alcune emozioni sono più semplici, o almeno così ci appaiono. Ce ne sono altre però che sono incredibilmente complicate, per le quali non riusciamo a trovare le parole giuste a descriverle.
Per fortuna, gli scarabocchi e i disegni, e più in generale l’arte, consentono delle sottigliezze che il linguaggio non consente.
Disegnate uno scarabocchio delle vostre emozioni invece di scriverle a parole, e le capirete meglio.
SCARABOCCHIARE PUÒ AIUTARCI A MIGLIORARE LE IDEE CHE GIÀ ABBIAMO
Gabriela Goldschmidt, professoressa emerita di architettura al Technion – Isreal Institute of Technology a Haifa, ha condotto quest’anno uno studio che mostra come scarabocchiare possa creare un “dialogo tra la mente, la mano che tiene la matita e gli occhi che percepiscono i segni sul foglio”.
Lo studio è stato fatto su uno studente di architettura che, nel dover progettare un nuovo asilo, era rimasto bloccato. Al fine di superare questo blocco, lo studente aveva iniziato a scarabocchiare lo stesso disegno in continuazione, era la sua firma.  
In poco tempo, aveva iniziato a prendere forma in lui un’idea per il nuovo asilo, come se la vedesse tra le linee che stava scarabocchiando. Aveva iniziato con una struttura semplice per i tre spazi per le attività. Successivamente, aveva iniziato a migliorare velocemente l’idea finché non era diventata una struttura architettonica completa.
Il nostro cervello è capace di creare connessioni tra le cose più oscure.
SCARABOCCHIARE PUÒ AIUTARCI A CAPIRE MEGLIO NOI STESSI
Può aiutarci a imparare qualcosa di più riguardo alle nostre emozioni, a come ci sentiamo, ai problemi che possiamo avere. Scarabocchiare può aiutarci a capire cose che sono importanti nella nostra vita.
Lo scopo dello scarabocchiare non è di concentrarsi sul disegno in sé. Lo scopo è di permettere alla nostra mente di vagare mentre scarabocchiamo. Permettete alla vostra mente di vagare e guardate le forme mentre pian piano prendono forma.
Molto di ciò che ci rende stressati nella vita è costituito da cose che facciamo fatica ad afferrare. Spesso ci troviamo senza parole o senza capire bene. A volte ci troviamo persi e confusi, o semplicemente disorientati.
La risposta alla maggior parte dei nostri problemi è dentro la nostra mente; dobbiamo solo creare le giuste connessioni. Le persone più intelligenti al mondo sono coloro che riescono a creare connessioni tra cose che le altre persone semplicemente non riescono a creare.
Una volta che riusciamo a vedere lo schema, possiamo iniziare a capire i passi necessari che dovremo fare per riuscire ad arrivare dove vogliamo.
 


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